Clint Eastwood dice "basta col politicamente corretto" Il regista è un genio della cinematografia. E’ un monumento dell’immaginario contemporaneo. Ed è perfino assai chic. 05 AGO 2016
Clint Eastwood mi ha convinto, voterò Trump Clint, mi hai convinto, voterò Donald. Come ai bei tempi hai sparato e hai fatto centro: alle prossime elezioni americane si vota sulla libertà di espressione. 05 AGO 2016
Perché l’Europa non dovrebbe frignare troppo se vince Trump Sarà pure impresentabile e “unfit” per risiedere alla Casa Bianca ma in termini di politica estera e di difesa Donald Trump dovrebbe risultare gradito nel Vecchio continente. Innanzitutto per l’approccio distensivo che ha con Mosca e Pechino. Gianandrea Gaiani 05 AGO 2016
Ecco quanto è profonda la frattura tra il Gop e il “New Trump Party” Defezioni, finanziatori in allerta, alleati in panico. Ma il candidato riceve tante, piccole donazioni dai suoi elettori – di Paola Peduzzi 04 AGO 2016
Tra virgolette Il senso di Trump per i bambini. E’ l’inizio della fine per The Donald? In un articolo pubblicato sul Washington Post, l’opinionista Dana Milbank, scrive che per Trump “forse finirà così: non con il botto ma con il pianto di un pupo”. Redazione 04 AGO 2016
Il saliscendi di Trump nei sondaggi e il ghigno dell'Isis Il saliscendi dei sondaggi americani suscita un certo allarme. Di qualunque porcheria, per esempio i duri sacrifici che Trump rivendica per mettere al suo posto i genitori di un soldato morto sul campo, ci si chiede quanti voti porteranno all’autore della porcheria. Adriano Sofri 02 AGO 2016
Trump ne combina una via l’altra, ma intanto ha reso Hillary quel che non voleva più essere: inevitabile The Donald dice di essere stato attaccato per primo, su quel palco, si limita a difendersi, ma prendendosela con questi genitori feriti, con la madre che non ha parlato alla convention perché non riesce a gestire in pubblico il suo dolore, ha scatenato un’ulteriore reazione di dissenso nel partito. 02 AGO 2016
Populista a chi? Spesso si usa il termine “populismo” per denigrare le idee che non rientrano nel mainstream della cultura dominante tra le persone colte che detengono la maggior parte dei sistemi di comunicazione, dall’insegnamento ai talk-show. Penso che sia un errore perché si crea così una “comunicazione dei due mondi”, quello della cultura dominante e quello di tutti gli altri. Giovanni Maddalena 31 LUG 2016
Trump batte Hillary e altri passaggi poco rassicuranti da un incubo all’altro L’impressione è che il tempo della comunicazione e della grande fuffa millennial abbia portato o stia portando a una specie di Brexit universale, con i sistemi politici che escono da sé stessi, i linguaggi della società che diventano incomunicabili, e la pancia del paese cosiddetta che impone a tutti i suoi borborigmi e le sue indigestioni - di Giuliano Ferrara 31 LUG 2016
Minimum Trump Quel che resta delle due convention: sul piano dello spettacolo ha vinto Hillary. Oscuratissimi i vice dell’uno e dell’altra – di Mattia Ferraresi 31 LUG 2016